“La destra ha preso di mira, dopo la sanita’, anche l’istruzione pubblica, con un accanimento particolare nei confronti dei piu’ fragili e dei cittadini del Mezzogiorno – a dirlo il deputato salernitano del Partito Democratico, Piero De Luca ed il collega del Movimento 5 Stelle, Michele Gubitosa – Prova ne sono la mancanza di investimenti da un lato e i tagli operati, dall’altro, sulle sedi di tanti istituti scolastici, costretti ad accorpamenti che impattano negativamente soprattutto nelle aree interne e nel Sud. Una mannaia che si aggiunge alla scellerata riforma sull’Autonomia “Spacca Italia” – voluta dalla Lega – che non fa altro che aumentare il divario tra Nord e Sud del Paese, alle spalle del Meridione. La destra sta mettendo in discussione il diritto allo studio e dunque il futuro di migliaia di ragazze e ragazzi. Solo in Campania, per fare un esempio, il numero di autonomie per l’anno scolastico 2024/2025 passera’ da 873 a 839, con 860 scuole rispetto alle 967 presenti oggi, comunque con grande riduzione rispetto alle 899 ricavabili sulla scorta degli accorpamenti gia’ previsti dalla Regione. Per questo, chiediamo che il Ministro dell’Istruzione riconsideri i piani di dimensionamento imposti alle Regioni, anche attraverso l’individuazione di nuovi criteri condivisi con le Regioni stesse, per l’attribuzione degli organici del personale docente, dirigente, amministrativo e Ata di pertinenza di ciascun territorio regionale”. I due parlamentari (Piero De Luca e Michele Gubitosa) sono i primi firmatari di un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Valditara, depositata oggi insieme ai capigruppo in Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, Irene Manzi e Antonio Caso, nonché alle colleghe e ai colleghi campani di PD e M5S.