È un attacco durissimo, quello lanciato contro il Presidente del Consiglio Meloni da parte del Presidente della Giunta regionale della Campania, De Luca che ha guidato la spedizione di centinaia tra sindaci e consiglieri regionali contro le decisioni del Governo in tema di autonomia differenziata e non solo. Un duro botta e risposta tra il Governatore ed il Premier. Uno scontro nel quale non sono mancati agli insulti, con parole dure da parte di De Luca nei confronti della Meloni. “È una stronza, senza soldi lavorasse lei”, parole pronunciate dopo avere tentato invano di farsi riceve al ministero di Raffaele Fitto e poi a Palazzo Chigi. “Non c’era nessuno, spariti tutti”, si è lamentato De Luca dopo che al corteo – cui hanno partecipato delegazioni anche dei primi cittadini calabresi, lucani e pugliesi secondo l’ex governatore Mario Oliverio – si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine durante il tentativo di avvicinarsi alla sede del governo. Agli incaricati di gestire l’ordine pubblico che a via del Corso gli dicono che “non si può andare oltre” De Luca ha urlato che “allora” bisogna che qualcuno li riceva “sennò dovete caricarci, è chiaro? Ci dovete uccidere”.
Scene in cui, ha stigmatizzato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “è mancato il rispetto per gli uomini e le donne in divisa anche da parte di chi, per il ruolo che ricopre, dovrebbe invece rappresentare le proprie idee all’insegna del massimo rispetto delle istituzioni e delle regole”. Ma sono state le parole di De Luca, pronunciate in un Transatlantico semideserto, a fare scattare la batteria di Fratelli d’Italia, ministri compresi, a difesa della premier insultata dal “turpiloquio” del governatore, che ha fatto una “squallida esibizione”, ha “mortificato la democrazia”, “si dovrebbe dimettere e andare a fare il clown” e così via.
Ma Fratelli d’Italia ha attaccato anche il PD per il silenzio dei suoi vertici (nessun commento dem, a parte una blanda presa di distanza dai “toni” di De Luca da parte del responsabile Sud Marco Sarracino). Nessuna dichiarazione dal segretario Elly Schlein, che pure è stata chiamata in causa direttamente da Meloni, che ha respinto le accuse di voler “dividere l’Italia” e “abbandonare, tradire il Sud” lanciate ai “patrioti” dalla segretaria dalle colonne di Repubblica.